giovedì 2 ottobre 2008

cinghiali

Mentre gli eventi mondiali si accavallano Mattia si annoia anche con i cartoni animati. Un cavallo non parla, dice, anche Stelvio, il cane dello zio Mario, su alla stalla, non parla e Mattia gli sta alla larga, ha calcolato la lunghezza della catena e sta alla giusta distanza. Vengono giù i cinghiali, di notte, Stelvio deve passare brutte notti, un pezzo di prato è stato rovesciato con tutte le zolle, chissà cosa hanno fiutato ed eventualmente trovato sottoterra. Come sono i cinghiali? E lì a descrivere un animale che non c'era nelle nostre favole di una volta, tanto più che questi, mi dicono, sono cinghiali che non sono quelli originali, sono un ibrido, insomma hanno razzolato con i maiali. Devo proprio mettermi su un terreno così scivoloso? Meglio assaggiare l'uva bianca che è quasi matura. Mattia controlla il cantiere dello zio Paolo, vede le gabbie di ferro per il muro di cinta, vuol vedere come si fa il cemento, avrebbe qualcosa da ridire, troppa terra e poco cemento, ma è solo per il fondo. Perché cos'è il fondo? Vai a spiegargli le "fondamenta" su cui è costruita la civiltà dell'edilizia selvaggia. Ieri, sollecitato da una, ha detto, "non mi scocciare". Dove l'avrà imparata? Lui risponde: "All'asilo". Mah. I cinghiali che prendono il posto dei lupi delle nostre favole già mi spiazzano... Ma ha anche deciso che non si fa più il bagno. Così, una presa di posizione unilaterale. Non vorrei mi venisse su un bastian contrario. Oggi visita pediatrica dopo otto mesi: deve riconoscere i colori. Li conosce perfino nelle sfumature. ma per puro dispetto capace, come fa con gli scocciatori, di far finta di confonderli.

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