martedì 21 ottobre 2008

cantiere

Sono stati giorni belli, sono stati giorni brutti. Mattia si è portato a casa il virus, si è ammalato e poi guarito, è tornato all'asilo e se l'è ripreso (il virus), Tea dice che ottobre è un brutto mese, a me ricorda il primo giorno di scuola di ogni anno, fino a che hanno spostato indietro l'inizio e S. Remigio è stato espropriato del suo compito di protettore degli alunni e studenti. Stamattina a Mattia sono scesi due lacrimoni grossi, l'asilo non gli piace, ieri pomeriggio ha lavorato alla grande nell'orto, ha scavato una sorta di tunnel, a imitazione degli scavi per il gas che stanno facendo in piazza, uno scavo lungo e profondo quanto basta, ha ammucchiato la terra, adesso vuol posarci un tubo, in quella fossa lunga e diritta. Abbiamo discusso a che serva un tubo che non è allacciato a niente, non porta niente e a niente. lui ha insistito, domani, che sarebbe oggi, mettiamo un tubo, va bene, ma bisognerà allungare lo scavo, capace che in un domani Mattia sia un buon muratore. Poi quei lacrimoni, lasciare (nell'ordine) la mamma, il papà, la nonna, ma soprattutto un cantiere aperto, non va e non sta bene.

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