sabato 11 ottobre 2008

Borse e vita

O la borsa o la vita. C'è in giro una miseria che non ha quotazione in Borsa. Nella valle culla del tessile e dei copertini chiudono le aziende. In farmacia il titolare mi fa vedere che ha ribassato tutti i listini, del 20-30% "ma tanto non comprano lo stesso, quando si è con l'acqua alla gola compri la medicina e stai attento anche a quella. C'è lì un signore anziano, la sua medicina la si trova solo in Svizzera, in Italia non arriva, guardi, forse il mese prossimo riusciamo ad averla. Telefona a Chiasso in diretta e allarga le braccia, se vuole la ordina lì. Ma devo pagarla? chiede il signore. Eh, sì!. Allora aspetto. A occhio non può aspettare a lungo. Mattia ha meno tosse, ha stabilito che questo è un mondo da cambiare, l'altro giorno a sua mamma che lo rimproverava ha risposto "Guarda che cambio mamma!". Mamme e papà sono terrorizzati, li incontro al parco, in farmacia, "ieri sera ho portato mio figlio in ospedale, gli scendeva sangue dal naso. Questo virus non finisce mai". Infatti si rigenera, non fai a tempo a passarlo al vicino e a guarire che quello che te lo restituisce. Ma che mondo abbiamo messo in piedi? Una signora anziana che ha la nipotina che gioca sullo scivolo dice: una volta c'era l'influenza di stagione, adesso ci sono i virus, sono sempre malati appena si mettono insieme al nido o all'asilo è un'epidemia. "Prendo il giornale e leggo che di giusti al mondo non ce n'è". Altro che Borse, è la vita che dobbiamo tutelare e la stiamo sfasciando.

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