lunedì 29 settembre 2008

inferno

La sindrome del lunedì, quella del "ricominciare". Mattia non voleva andare all'asilo dopo due giorni di vacanza. Si è impuntato, ha urlato e pianto. Poi si è ricomposto e ha dato la sua staffilata: "Io vado, però è un inferno e la colpa è di papà e mamma che non vogliono tenermi". Mattia ha due anni e otto mesi, li compie domani, se mai si possono "compiere" i mesi. Gli ho parlato, gli ho fatto vedere tutti i bambini che entravano all'asilo, gli ho parlato della scuola, della vita, lui ha voluto starmi in braccio e i lacrimoni erano lì per venir giù e lui li ricacciava indietro a fatica. Poi l'ho accompagnato a mettere la salvietta al suo posto, la bavaglia che io (e lui con me) chiamo "mantì" dai miei ricordi e così abbiamo visitato i gironi "infernali". Prima di entrare aveva voluto fare una corsetta nella piazzetta. Dai che giochi!, gli ho detto. "No, non gioco", mi ha detto. Tra due ore veniamo a prenderti. "Due ore", ha ripetuto lui cercando di quantificarle in grandezza fisica. Mi sono sentito un imbroglione, il tempo tagliato a metà, in realtà sono 4 ore. Oggi è lunedì, riprendo a lavorare. Sono passate due ore, ne mancano due e poi torna in... paradiso. Molto terrestre.

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