mercoledì 18 giugno 2008

l'elmo di Scipio

sentire gli inni nazionali cantati è istruttivo. Fino a qualche anno fa solo in America lo cantava (uno o una per tutti) prima dell'avvenimento sportivo. Come per la ola copiata tale e quale dai tifosi spagnoli, anche la moda del (bel?) canto ci ha contagiato, complice il risveglio canora favorito dal Presidente Ciampi. I due inni di Italia (prima) e Francia (poi: ed erano favoriti, quindi) cantati a squarciagola prima della partita di consolazione costringono a pensare alle parole. Due inni guerrieri datatissimi, i colli dell'impero (romano), elmi e i grandi Scipioni (l'Africano, l'Asiatico, Emiliano, quest'ultimo però non nel senso della Regione conquistata) e una volta tanto c'è stata risposta al dov'è la Vittoria con due goal la si è finalmente trovata. La Marsigliese è più sanguinolenta perfino nello sventolare i vessilli. Coorti e battaglioni. Ma, come già dicevo, è più disfida di Barletta che guerra di eserciti.

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