sabato 24 marzo 2012

Ho tenuto all'oscuro Mattia della morte di mia zia, l'ultima zia che avevo, che lui aveva conosciuto e si identificava con "la zia dell'uccellino" per via che aveva una gabbietta con un uccellino, anche lui anziani. Quando siamo andati a trovarla un mese e mezzo fa, l'uccellino non c'era più, morto di vecchiaia. Mia zia gli è sopravvissuta poco, si dice, beh, 92 anni è una bella età, ma poi uno pensa che non c'è limite agli affetti e tanto vale, quando si è lucidissimi come lei, stare ancora qui a raccontare di quella volta che lei e mia mamma, due sorelle non in competizione ("tua madre era la più bella") si sono sostenute nella vita, aiutandosi sempre. La zia veniva a Vilminore e ci stava anche un mese, molti anni fa, quando si era ancora poveri, giovani e belli (moderatamente). Ieri Tea ha detto a Mattia che la zia era morta e lui si è arrabbiato perché dovevo dirglielo io "perché io sono grande" e adesso vuol venire al funerale. La vita appena all'inizio che deve fare i conti con la fine altrui. Come ho già scritto, in fondo, in ogni funerale, non facciamo che seppellire un pezzo di noi stessi.

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