martedì 27 marzo 2012

ovvio

Ai "gruppi omogenei" dell'asilo stanno facendo destra-sinistra e vicino-lontano. Mattia mi racconta con qualche pausa di ripensamento quello che fanno. Io spero sempre che gli insegnino a leggere e scrivere, come ci avevano promesso, perché lui adesso si annoia e vuol leggere da solo e approfitto delle figurine dell'album per fargli leggere i nomi delle squadre. Il problema è che ormai sa perfino i nomi dei giocatori e conosce la maglie, quindi indovina senza leggere. Ma cerco lo stesso di abbinare le lettere. Sia chiaro, mai insegnato a leggere e scrivere, la mia esperienza nella scuola elementare è stata il primo anno, solo doposcuola alla Nona, poi sempre alle medie. Non so quando ho imparato io, so che appena ho potuto mi sono messo a leggere come un matto, non uscivo più di casa e mio zio mi passava romanzi (penso edificanti) che leggevo in un giorno. Mi sa che Mattia ha la mia stessa passione. Spero. Ha delle uscite strane, ieri mi ha detto "è ovvio che quando ero piccolo non mi piacesse l'aranciata, non l'avevo provata". E' ovvio.

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