sabato 25 febbraio 2012

ceneri

Mi dimenticavo. Mercoledì pomeriggio Mattia ed io siamo andati a ricevere sulla testa le ceneri. C'era la chiesa strapiena, tutti abbiamo avuto il monito biascicato del memento homo quia pulvis es et in pulverem reverteris, detto in Italiano ma in fretta, perché i preti dovevano smaltire la lunga fila. Ma poi siamo usciti come prima. Ma anche una volta ci facevamo vanto, da ragazzi, della cenere e la mattina avevamo bagnato i capelli nel pettinarli quasi fosse un motivo d'orgoglio averla in testa (la cenere). Nemmeno allora avevamo capito molto. Ma adesso mi sembra ancora meno. Ho provato a raccontare qualcosa a Mattia, lui era solo emozionato nell'andare su, come quando tutti fanno la comunione e lui ha chiesto perché lui non può andarci, perché è proibito mangiare l'ostia se c'è dentro Gesù che lui lo prega tutte le sere. Mondo complicato se perfino credere in Dio produce riti che i bambini non riescono ad accettare nella loro logica innocente.

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