mercoledì 29 giugno 2011

chi non lavora

Mattia ieri, dopo l'asilo, ha avuto un attacco di febbre fino a quota 39. Non ha perso lucidità, si è immedesimato nella parte del malato non immaginario e si è messo sul divano, facendo considerazioni sul "colpo di calore" che è diverso dal "colpo di sole" come gli spiegavo e lui memorizzava, "ma adesso la testa qui davanti non mi fa più male". Stamattina è voluto salire a Clusone in redazione dove la Checa sta facendo lo stage concordato con la sua scuola. Bilancio? Mattia che sintetizza: "Credevo di venire a Clusone a lavorare, invece se il Diego dorme, mi è toccato far giocare tutta mattina la Checa". Il Diego è il suo bersaglio preferito, gli dà del ciccione e dice che non fa niente. In effetti sono stati qui, la Checa e Mattia, a giocare a non so che cosa con la scatola del 100 giochi virtuali. Adesso è a casa ma vorrebbe giocare a tennis, ma con chi, anche il gioco che passa la Tv non riesce ad aprirlo. E aspetta me per attivarlo. Domani sarebbe l'ultimo giorno di asilo e ci sarebbe anche una festa. Lui vorrebbe portare un regalo a tutte le maestre, alla Michela vorrebbe portare una collana e voleva partire per Caorle oggi pomeriggio per comprarla, alla Emi vorrebbe portare il gagliardetto dell'Inter perché è tifosa, alla Roberta, che è poi la sua maestra... "niente perché il regalo gliel'ho già portato dal mare". Ci sarebbe l'Alessia, ma non l'ha citata. Amen.

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