giovedì 22 aprile 2010

numeri primi

Mattia sta diventando il Re del prato del Santuario. Le donne lo hanno praticamente adottato. Di nascosto gli offrono succhi e due gelati. Poi ha le sue piccole fans e lui non le degna di una sguardo, se non lo sguardo della coda dell'occhio che ha voluto sapere cosa voleva dire e al solito mi sono complicato la vita nella spiegazione. Poi le due gemelline gli hanno voluto dare un bacio a testa. Lui è come suo padre, non ama molto essere baciato, è diventato rosso. Poi però con Sara e Checa si è scatenato, insomma con le donne adulte (si fa per dire) ci sa fare. Stamattina ha rifiutato le lasagne Barilla, vuole le Buitoni. Io non ne so niente. Fatto sta che il signorino sa distinguere i sapori e le confezioni. Non è un capriccio, proprio si accorge della differenza tra le lasagne della nonna (le preferite) e quelle confezionate. Solo che le Buitoni costano il doppio, "ma sono uguali" ha tentato di minimizzare sua madre. "No, non sono uguali, quelle lì sono più buone, il papà mi compra sempre quelle più buone. Mai comprato lasagne in vita mia, anche perché non ne vado matto di certo, preferisco la pasta non ripiena. Ma ormai tutto quello che vuole dice che è che il papà glielo compra sempre. Ha scoperto il meccanismo dell'autorità suprema (che sarei io) da contrapporre alle autorità di scala (a scendere). Adesso dice che sono sei anni che non mi vede, ieri erano quattro. Checa gli ha precisato, "ma se hai appena quattro anni..." e lui l'ha gelata: "Appunto". E' la logica dei numeri primi, bellezza.

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