martedì 24 novembre 2009

segni

Sono giorni pieni. Pieni di Mattia che non ti dà respiro. Ieri è stato in redazione, stamattina abbiamo perfezionato il nostro canale e la nostra piccola diga nel bosco. Mattia ha visitato il cantiere dei volontari che hanno realizzato una bellissima scala in pietra, poi in pietra anche un piccolo sentiero e un cordolo in pietra anche nel parcheggio del santuario. Ma si ripromettono di fare altro se sarà necessario. Sono orgoglioso della loro Madonna, i vecchi muratori. Mattia sta in silenzio, non molla, osserva tutto, per poi ripetere nel cantiere immaginario di casa sua, dove purtroppo gli oggetti cambiano forma e nome e a volte, come ieri sera, finiscono in frantumi e lui stesso ha battuto la testa. Stamattina dopo aver salutato la madonnina ci siamo tuffati nel bosco. E' il nostro regno: "Oggi lavoro io". Ma chissà perché il "suo" lavoro è cincischiare con un bastone pretendendo però che io allarghi il lago, ripulisca le sponde e butti i sassi nella valle. Ma è uscito un piccolo capolavoro. magari vi faccio una foto e la pubblico anche se sarà difficile farvi capire che abbiamo deviato il ruscello di almeno due metri cambiando il corso della (sua) storia. E magari anche della nostra, perché spero che quando sarò morto lui vada a vedere quel pezzo di bosco e come noi ci siamo sforzati di lasciare un segno sulla prona terra del nostro passaggio. Degli altri segni e solchi che ho lasciato non so, magari questo è l'unico che abbia un significato. Quando lo capisco magari ve lo confido.

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