sabato 10 settembre 2011

raffronti

Mattia all'asilo va volentieri ma ieri "è stato il più brutto giorno". perché mai. "Ho chiesto a tutti se volevano giocare con me e tutti mi hanno risposto di no". Ho pensato che sia per il suo carattere. Poi mi ha detto che ha giocato con la sabbia e la terra con Nicola e Matteo. Ma ha un cruccio: che Matteo è veloce, vince alla corsa "e tutti fanno il tifo per lui e nessuno fa il tifo per me". Lui ha il culto della velocità, da che un alieno, non ricordo quale, di ben ten è velocissimo. Lui non è costituzionalmente veloce, è coordinatissimo e riesce in tutti i giochi, ma nella corsa ha doti molto modeste. Solo che lasciandoli liberi, il gioco è quello di "chi arriva primo". E qui scatta il meccanismo del "primo", quando i secondi e i terzi valgono nulla. Lì per lì mi sono inventato la distinzione tra "corridori" e "giocatori". Tu sei un giocatore, non un corridore, appena giochi con un pallone vedrai che vai bene. Sembrava convinto di accettare il primo "limite", quella dell'evidenza. Poi è scattato in avanti, "arrivo prima io fino al garage". Va beh, i primi conflitti, i primi raffronti, i primi scontri, le prime invidie. Bisognerebbe ricordare come li abbiamo affrontati noi, a suo (remoto) tempo. E' dura la vita.

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