lunedì 16 maggio 2011

battello

Ieri gita in battello, vento fortissimo, Mattia e la sua otite appena curata in serio pericolo, ma curiosissimo delle grandi onde. Lago mosso per il vento de L'Ora che tirava forte. Il battello gratis per la festa delle due Sante. Come quali Sante, Gerosa e Capitanio no, che quando le hanno fatte Sante (nel 1950, avevo cinque anni) venirono tutti sul barcone da Tavernola e al ritorno ci fu il temporalone che mise in crisi fedi e speranze e a Portirone sbarcarono un po' spaventati, non rischiando di arrivare fino a Tavernola perché il barcone della sabbia sembrava sul punto di affondare con su mezza Tavernola reduce dal pellegrinaggio. Cose vecchie che incuriosiscono Mattia. Questa volta ci siamo salvati anche a grazie a Tea da una lavata apocalittica. Infatti ci eravamo sistemati a prua, sui seggiolini, con l'aria in faccia, per vedere meglio, vantandoci di sfidare la natura. Tea ha insistito che rientrassimo. Va bene, va bene, abbiamo detto con aria di sufficienza. Cinque minuti dopo un'ondata ha spazzato il ponte bagnando i due o tre che erano restati fuori. Il battello ha fatto il giro di mezzo lago, quando è apparsa Montisola gliel'ho indicata, lì torneremo per la nostra belle a breve estate.

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