giovedì 14 aprile 2011

Papa e papà

Forse siamo al record. Negativo per questo blog che tra un impegno e l'altro fatico ad aggiornare, anche quando ne avrei voglia. Poi mi dimentico le frasi celebri, le uscite estemporanee di Mattia che matura ogni giorno, è appassionato ai suoi lavoretti, scrive il suo nome e anche "mamma" mentre è stato complicato fargli capire la differenza che fa un accento sulla a. E' capitato con "papà" che senza accento fa "Papa" (lo scrivo con la maiuscola così si capisce dove sta la differenza). Perché il Papa è quello che vedi in televisione la domenica (quando non è sui "cartoni" e la nonna gli fa sorbire la benedizione) e Papà sarei io tra i tanti. E' bello sentirsi chiamare papà. E' una sensazione che mi mancava e mi sarebbe mancata per sempre se aspettavo ancora un po'. Certi giorni mi sento vecchio, certi giorni mi sento arzillo e giochiamo al pallone sulla stradina e lui si diverte a farmi gol che poi la palla si avvia giù per Via Trento, discesa ripida, auto che arrivano. Mi tengo in forma. Stamattina ho fatto le analisi con prelievo di sangue, ero un po' andato a picche e gli ho detto, ma questo pomeriggio non credere che la palla la raggiungo la stesso, quando mi fai goal. Abbiamo contato le figurine mancanti sul suo album, sono 64 su 186. Ma adesso le bustine il giornalaio le deve fare arrivare e mi sa che le "doppie" si moltiplicheranno. Serve ricordare che trattasi dell'album di Ben10?

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