sabato 16 aprile 2011

i cinque sensi

Fatto il record di presenze consecutive all'asilo (4 settimane filate) al sabato mattino, tramite sbalzo di temperatura, patapamfete, ecco tosse e un raffreddore boia che, visto il suo rifiuto a fare aerosol e inalazioni o prendere sciroppi, finirà per trasformarsi in otite. C'è stato un risvolto. Ha portato a casa i suoi "lavoretti". Trattasi di cicli di argomenti, che partono in genere da una favola e poi insegna cose attraverso un percorso anche a piccoli quiz o giochetti. L'ultimo era sui 5 sensi. Che Mattia ha elencato a voce senza battere ciglio, quasi come la decina in inglese che io non riesco proprio a mandare a memoria e lui si diverte a recitare sempre più velocemente. Poi, andando a vedere il "percorso" ho trovato due fogli in cui c'è scritto dalla maestra Roberta "incompleto". Gli ho chiesto perché ma lui è stato sul vago. Ma a sua madre ha confessato che si è rifiutato di finirli, perché la maestra glielo ha imposto. Infatti lì sui due piedi ha collegato il disegno degli odori col naso, dei sapori con la bocca ecc. (c'era appena una riga da tracciare). E' un testone, capita anche con me, se gli dico un po' rudemente di fare una cosa col cavolo, si impunta, se glielo chiedo con gentilezza la fa. Poi vuole essere un autodidatta a tutto tondo. Sta a guardare cosa fai e poi te lo ritrovi che fa un diritto tennistico che non ti aspetti o calcia al volo il pallone o scrive Mattia e Mamma velocemente. Ma guai a dirgli che deve andare a scuola per imparare. "Imparare per esempio che due più due fa quattro?". Un po' sorpreso, gli dico, "anche, ma ci sono altre cose...". "Che cinque più cinque fa dieci?". Allora mi sono infastidito e gli ho chiesto, va beh, allora dimmi cosa resta se faccio 10 meno 5. Lui si è guardato le mani e mi ha fregato. "Fa 5". Allora ero al limite dell'irritazione e gli ho detto. quanto fa 10 meno 4. Si è guardato le dita e ha detto. "Fa 6". Mi sono ricordato che anche noi alle elementari contavamo sulla punta delle dita. Del resto, tornando ai sensi, che senso ha avere le dita se poi non le usi per contare?

Nessun commento: