domenica 13 maggio 2012

autoscontri

Ieri Mattia è salito sugli autoscontri per la prima volta con il monito paterno di quando la sua personale esperienza lo aveva portato a un impatto "frontale" (nel senso della fronte) a Tavernola alla sua età, salito su una macchina di ferro su una pista da Indianapolis con brusco impatto dell'automobilina e del sottoscritto contro la struttura in ferro e la fronte gonfiata per giorni. Puro terrorismo psicologico e Mattia è salito con lo zio, perché suo padre per orgoglio generazionale ha rifiutato di competere con ragazzini che rincorrono ragazzine ecc. e cosa ci fa lì in pista un vecchio e un bambino che si preser per mano ecc. (vedi Guccini)? Che poi l'impegno è stato evitare gli scontri. Ma se si chiamano "autoscontri" non è un controsenso evitarli? In attesa del tornado annunciado e ritardado sempre che sia partido.

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