lunedì 16 gennaio 2012

trenino

Allora, trenino del Bernina. partenza di prima mattina, Edolo, Aprica, Tirano. Primo treno della vita. Mattia contento. Il trenino sale, bei paesaggi, ponti, viadotti, piccole gallerie, lago, poi la prima neve, Mattia contento della neve. Lago ghiacciato, non gliene può fregare di meno, intento com'è ad esplorare il treno, scopre il gabinetto, pulsanti, acqua che turbina. Vuole accompagnare tutti a vedere quei congegni. Poi scopre il cestino dei rifiuti incorporato nel tavolinetto. Tiriamo fuori da mangiare. "Ma come, non c'è il vagone ristorante?". ma chi gliele racconta, ma dove le sente? Si adatta. Arriviamo a S. Moritz, scale mobili lunghissime, Mattia si diverte, non scenderebbe più, come con gli ascensori che portano al belvedere sul lago ghiacciato dove è rimasto un camioncino e c'è l'elicottero e i vigili del fuoco che stanno tirandolo fuori ma Mattia sale e scende dall'ascensore. Freddo pungente. Gli piace l'albergo-castello "ha cinque stelle". Credo sia tutto quello che gli è piaciuto, nell'ordine: "trenino, cestino, gabinetto, la neve, scale mobili, castello, ascensore". Beh, un mucchio di cose. A me interessava di più come faccia un treno a salire la montagna senza trasformarsi in funicolare, stavo studiando il come. Lui si divertiva con altro.

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