venerdì 17 luglio 2009

tempesta

A fulgure et tempestate libera nos Domine. Una tempestata di chicchi come palline da golf, ammaccate tutte le auto, triturate le foglie verdi degli alberi, si sentiva spalare come dopo una nevicata. Tempestata localizzata nell'alta Valle Seriana, l'alto Sebino immune, col sole. Telefonate incredule. Poi le nuvole hanno preso a scendere la Val Borlezza e anche a Sovere è arrivata la tempestata e al telefono sentivamo Mattia che se la rideva mentre la nonna era preoccupata per il suo orto e i suoi fiori, che a Mattia sembra uno spettacolo gratuito e invece qualcuno paga anche per le nuove piaghe d'egitto che Dio o chi per lui (noi che ci sentiamo Dei) manda sulla madre terra, diventata matrigna nell'evidenza che non le vogliamo bene. Ma se la preghiera è così antica si vede che le tempestate distruggevano tutto anche una volta (infatti) ed erano ben più drammatiche le conseguenze. Oggi piangeva la Anna per il suo orticello, ma piangevano alcuni qui fuori per le loro auto ammaccate. Anche la mia ha le bolle ma chi se ne frega. Una volta che cammina... Tutto è relativo, non abbiamo paura di morire di fame, abbiamo paura di far brutta figura con l'auto ammaccata. Stasera vediamo se il tempo tiene per un'uscita a cena in una festa da tendone, quella di Castro. Ma si sta preparando la terza ondata del temporale.

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