giovedì 2 luglio 2009
animali commestibili
Ieri sera sul porto nuovo tra giochi, passeggiate, valutazioni su motoscafi e barche a vela, guide spericolate (su un gioco) e risate tante. Mattia stamattina ha chiesto dov'era suo padre e quando gli hanno detto che è al lavoro ci è rimasto male, cosa sarà mai questo lavoro che vien prima di lui? Già, cosa sarà? Non voglio ricattarlo con la storia che così abbiamo i soldi per comprargli le cose. In famiglia si condividevano le ragioni del risparmio, eravamo tutti consapevoli delle difficoltà. Ma mi pare non scatti più quel meccanismo, l'invito al risparmio, la selezione delle voglie e dei bisogni diventa sempre più difficile, la vastità dell'offerta, la stupida esibizione delle cose, il (anche goffo) mascheramento delle necessità, perfino di quelle primarie, confonde le finalità. Si dice che il nostro è il paese del risparmio. Ma era un "valore" condiviso da tutta la comunità. L'usa e getta è la nuova filosofia e arginare il fenomeno mi sembra la storia del bambino col dito nella falla della diga. Non la sapete più quella storia del bambino olandese che salva il suo paese dall'inondazione. Che storie si raccontano ai bambini, oggi? Aspetto da giorni che Tea scarichi "Capitani coraggiosi" in versione originale, la storia di un bambino viziato che si scontra con i valori dell'amicizia che non si compra con tutti i soldi del mondo. Ma non è con un predicozzo che si vende l'amicizia sul mercato. Ho invitato Mattia a cena, stasera. Ha accettato con entusiasmo. Giuro, parliamo di cose leggere, praticamente di niente, parliamo di donne. Ieri sera abbiamo parlato di animali... commestibili. Perché si mangia il pesce ma i pesci rossi non si mangiano? Perché non si mangiano gli orsi o i lupi. "Ma perché non si lasciano mangiare". Ah. Ma Stelvio (il cane in Capri) lo mangeresti? Nooo! Neanche la micia (pausa, non si sa mai). Nooo, dorme sempre (solo per quello). Tornando a casa, salendo le scale, la sera, finge di essere stanco e mi si attacca addosso, insomma quell'abbraccio forte mi tiene in vita.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento