mercoledì 15 luglio 2009
colori
Pomeriggio agreste, in Capri dove lo zio Mario sta facendo il fieno sul grande prato (un po' di moia, quella è zona di sorgenti). mangiamo qualche amarena disquisendo sull'etimologia e la rispondenza del sapore amarognolo, sulle prugne, con Stelvio che fiuta i sandaletti nuovi di Mattia. Poi lunga conversazione con lo zio Mario sui massimi sistemi, Mattia che in un silenzio perfetto e rispettoso si struscia contro di me e Stelvio che si struscia contro di lui. Puntata al santuario per una visita sul cantiere, i progressi dei muratori, il vento che rinfresca la giornata. Mattia non torna volentieri a casa perché sa che dopo un po' me ne vado. Altre esercitazioni dilatorie sulla bici, sue disquisizioni sui tetti delle case visti dall'alto, su dove va a finire l'acqua della cascata, dove va il fiume e come si svuota il lago. Infine la promessa, domani sera ti porto a cena fuori. In serata a sua madre ha raccomandato di vestirsi bene per questa sera "perché papà mi porta a cena fuori". Scontato che lui si vesta bene, sceglie personalmente quello che vuol mettersi e abbina perfettamente i colori. L'equilibro della natura, almeno quello cromatico, ha garantita una certa continuità.
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