lunedì 13 luglio 2009

obbedienza/2

Mattia, sull'onda del successo dell'obbedienza al suo stomaco, ieri ha fatto un aggiornamento. Dopo la Messa in cui ha dato l'obolo e stretto la mano della pace a due donne, ha mangiato come un bue. Poi si è alzato, ha preteso che gli si togliesse la bavaglia, detta "mantì" come suggerito da suo padre, e ha sentenziato: "Adesso obbedisco un po' anche a me". Fulminati. Niente padre, madri, nonne, zii... Dopo la stomaco viene se stesso. Stamattina, appena sveglio, ha detto a sua madre di lasciarlo stare, perché deve fare delle "riflessioni". E si è chiuso in un silenzio meditativo. Credo avrò problemi che, se risolti, riscriveranno molte pagine di pedagogia. Se, vista la differenza d'età, ne avrò il tempo.

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