martedì 4 maggio 2010
il 12° apostolo
Ieri pomeriggio Mattia ha voluto salire al santuario, settimana di festa, gente che va e viene, una spera di sole nel clima autunnale. Mattia che invoca la neve per fare pupazzi, suo padre che spera non siano giuste le previsioni di neve a 800 metri nei prossimi giorni, soprattutto giovedì, giornata clou dei festeggiamenti della Madonna della Torre. Ha voluto entrare in chiesa accendere due lumini "così la Madonna si ricorda". ma che cosa chiedi. "Che la mamma stia bene". Non c'era nessuno in Chiesa e Mattia lo ha chiesto ad alta voce. Poi è uscito. Mattia è il centro di attrazione delle donne devote, lo coccolano, cominciando da Placidia che dobbiamo intervistare oggi pomeriggio, perché è da 50 anni che fa la "romita" al Santuario, regala mentine (non da 50 anni) a Mattia, mentine bianche e azzurre, poi Bruno con la sua pancia che gli regala caramelle alla liquirizia, una signora che gli ha comprato un gelato gigantesco che ho dovuto mangiare io perché se non la nonna "brontola". Poi ci siamo seduti su una pietra fuori dal "Calvario" e mi ha detto, "dai, raccontami la storia di Gesù". Questa volta l'ho riassunta. Poi mi ha sorpreso: "Sì, ma raccontami dei miracoli". Non si sa mai dove senta e memorizzi parole. Mi è venuta la storia delle nozze di Cana. Si è divertito molto con l'acqua nella cisterna che i camerieri tolgono scettici e diventa vino buonissimo. Una signora passa di lì e chiede perché Mattia si chiama Mattia. Perché è il 12° apostolo. Quella mi guarda perplessa. E io devo raccontare anche a lei la storia della sostituzione di Giuda con il 12° apostolo, appunto Mattia. "Questa non la sapevo" dice la signora. Mattia compiaciuto che il papà insegni anche alle signore anziane. Poi visita al canale ripristinato e ritorno a casa.
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