lunedì 9 novembre 2009
la firma
Andato per stare un po' in compagnia, Mattia al momento di lasciarci mi è corso dietro piangendo. L'ho preso in braccio e lui "asciugami gli occhi". E ha voluto venire con noi a Clusone. Gli ho fatto promettere di lasciar lavorare la mamma. Allora ha deciso di vedere la fine di "Marcellino pane e vino". Lui si è commosso un po', di più la sua mamma che stava lavorando ma evidentemente sentiva il sonoro e piangeva per Marcellino che va in cielo a trovare la sua mamma. Per antidoto ha chiesto di vedere Olio e Stanlio che tirano su per le scale un pianoforte e poi ne combinano di tutti i colori. Ha disegnato col computer e gli ho fatto firmare il suo scarabocchio colorato (ma bilanciato nei colori). Qualcosa di incerto e poi ha detto spazientito: "firmalo tu" e mi è rimasto il sospetto che fosse perché non lo considerasse un capolavoro, più che per la fatica di firmare con mano incerta. Ha delle trovare incredibili tipo "ci mancava anche questa". Poi fa gli scherzi, annuncia catastrofi immaginarie. Qui trova evasioni di ogni tipo. E non vuole più tornare a casa.
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