lunedì 1 febbraio 2010
Dio è morto
"Chi è Dio?" mi ha chiesto Mattia. Eravamo in macchina, diretti a far benzina. Guidava (come al solito) Nebbia. Nebbia è un pupazzetto che stiamo allevando alla guida senza patente, a riconoscere i segnali stradali, a stare sulla parte destra della riga bianca centrale, a distinguere tra le discese ardite e le risalite (perché la stessa strada può essere in discesa e in salita a seconda di chi la guarda). Io stavo canticchiando "Dio è morto" di Guccini. E lui ha chiesto "Chi è Dio?". Per semplificare ed evitare di affrontare il difficile mistero della SS: Trinità che ha prodotto sufficienti scismi e discussioni per via del "filioque", ho detto che è Gesù che è morto sulla croce. "Ma poi è caduto dalla croce". Caduto? "Me l'hai fatto vedere tu che era caduto". E mi ha ricordato che abbiamo visto a Monasterolo delle Vie Crucis in mosaico, molto grandi, in cui c'era la deposizione dalla croce. Gli ho spiegato la differenza. Poi però, come ti ho detto, è risorto, e lo dice anche la canzone (e ho cantato il pezzo). Lui ha cambiato argomento: "E se finisci la benzina prima di arrivare?". Andiamo a piedi, perché non abbiamo la bicicletta. "Eh, certo, mica ce l'abbiamo qui, la bicicletta".
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