venerdì 29 gennaio 2010

Perplesso

Mattia gioca con la plastilina, abbiamo confezionato crocchette, pesce e pasticcini. Poi ha messo giù in banco vendita. Ieri ha cominciato a ricevere i suoi primi regali per il compleanno imminente. "Perché non facciamo festa oggi?", Poi gli è venuto in dubbio, in auto e mi ha chiesto: "Ehi, papà, ma la mia festa è già passata?". L'ho rassicurato, è molto esigente sugli inviti, scartando quelli che secondo lui gli mangiano la torta, il Diego per esempio, che lui individua come un mangione (lo è). Poi, nel bel mezzo del laboratorio di pasticceria mi chiede: "Papà, ma come fanno a sapere quando uno è morto?". Mi sono limitato al respiro. Quante mai. "E come fanno a sapere che non respira, mica fa rumore". Avevo sottovalutato la domanda. Poi mi sono ripreso e mi sono arrampicato un po' sugli specchi. Ieri sera stava guardando il grande camion ribaltabile e gli avanzava all'improvviso un pezzo. Tea lo vede immobile che analizza il pezzo e il camion. Gli chiede, c'è qualcosa che non va? "Sono perplesso", gli risponde Mattia.

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