venerdì 22 luglio 2011

le regole

Mattia sembra predisposto per ogni tipo di sport, tranne quelli che richiedono velocità. Va a giocare al minigolf e l'addetto mi dice che non ha mai visto uno così portato, "deve" fare il golfista. Va a giocare a tennis e, oltre a piazzarmi due diritti incrociati che non ho manco visto, si becca i complimenti di una signora che lo guarda e dice: "Mia figlia ha dieci anni, è andata a scuola di tennis ma il vostro bambino è un fenomeno". Ovviamente al confronto. ma sul campo di tennis si sono fatte le prove generali del classico conflitto generazionale, figli e padri, Mattia che vuole fare quello che vuole, compreso cambiare le regole. Il sottoscritto (che poi sono sovrascritto) che vuole che le regole siano rispettate, altrimenti... Altrimenti cosa, crolla il mondo conosciuto? Quindi l'ho redarguito piuttosto seccamente. Ieri sera, dopo un massacrante giro a portare locandine, al momento in cui me ne andavo, è sceso dalle scale a cercarmi. Mi ha abbracciato forte, gli veniva da piangere ma si tratteneva, guardava dall'altra parte. Gli ho detto che gli voglio bene. Non sapevo cosa dire d'altro, perché veniva da piangere anche a me.

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