venerdì 22 luglio 2011
le regole
Mattia sembra predisposto per ogni tipo di sport, tranne quelli che richiedono velocità. Va a giocare al minigolf e l'addetto mi dice che non ha mai visto uno così portato, "deve" fare il golfista. Va a giocare a tennis e, oltre a piazzarmi due diritti incrociati che non ho manco visto, si becca i complimenti di una signora che lo guarda e dice: "Mia figlia ha dieci anni, è andata a scuola di tennis ma il vostro bambino è un fenomeno". Ovviamente al confronto. ma sul campo di tennis si sono fatte le prove generali del classico conflitto generazionale, figli e padri, Mattia che vuole fare quello che vuole, compreso cambiare le regole. Il sottoscritto (che poi sono sovrascritto) che vuole che le regole siano rispettate, altrimenti... Altrimenti cosa, crolla il mondo conosciuto? Quindi l'ho redarguito piuttosto seccamente. Ieri sera, dopo un massacrante giro a portare locandine, al momento in cui me ne andavo, è sceso dalle scale a cercarmi. Mi ha abbracciato forte, gli veniva da piangere ma si tratteneva, guardava dall'altra parte. Gli ho detto che gli voglio bene. Non sapevo cosa dire d'altro, perché veniva da piangere anche a me.
giovedì 21 luglio 2011
circensi
Dove eravamo rimasti? Boh. Domenica pioveva e Mattia ed io siamo andati al cinema a vedere Cars2 non avendo visto Cars1 che supponiamo esista e finalmente ho capito cosa erano quegli album degli adesivi con tutte quelle macchinine. Mattia ha poi detto alla sua mamma che non vuole più andare col papà a vedere un film. Perché? "Perché mi stufa, mi chiede continuamente: ti piace, ti piace, ti piace?". In effetti partito il film l'ho visto un po' sconcertato, c'era scena apocalittica su delle piattaforme petrolifere con gli agenti segreti (macchinine animate) che fuggivano da agguati e sorveglianza. Poi si passa a una scena semiidilliaca con un vecchio e arrugginito carroattrezzi che accoglie un corridore suo amico e lì comincia apparentemente un'altra storia che naturalmente si intreccia poi con la prima, ma dopo un bel po', un film sui carburanti alternativi con un po' di sociologia, le auto vecchie che, proletarie, si ribellano comunque al progresso, una sorta di luddismo post industriale, alleandosi con il cattivo della storia che è una sorpresa. Avevo paura che Mattia non ci capisse niente, ecco perché. In realtà ha già messo Cars2 prima in classifica degli eventi dei suoi "cento giorni" di vacanza, seguito dal circo. L'altra sera però ha deciso che tutti noi dobbiamo mettere su un circo "e il papà fa il clown grande, io il clown piccolo", la mamma non ricordo cosa, Pepe il bigliettaio "perché non sa fare niente" e la nonna non mi ricordo. Insomma abbiamo un futuro imprenditoriale già abbozzato. Adesso non ci resta che comprare un tendone. Ah, vuole installarsi tutta l'estate sul piazzale del mercato di Sovere. Circensi sì ma non nomadi, Mattia ed io siamo stanziali per natura.
martedì 12 luglio 2011
con chi?
Mattia si fa raccontare cose che, dice, "non mi ricordo", come quando è nato e come, come quando l'ho portato sull'altare del Santuario pieno di polvere per i lavori. Ieri ha voluto che gli facessi vedere dove avevo messo la cesta sull'altare, con la Placidia (che non sta bene) che gli ha dato ancora le due mentine e col cavolo che lui ringrazia. "Mi ha messo dove, fammi vedere. Ma c'era la tovaglia? Ma c'erano anche le candele? E il microfono?". Non capisce quando gli dico che tutto era coperto col celophane perché stavano scoprendo affreschi che adesso sono visibili. Gli ho spiegato perché sono tutti "punteggiati", perché i muratori che volevano coprirli con la malta, per farla attaccare, facevano dei buchi negli affreschi. "E perché ci mettevano la malta?". Qui le versioni storiche sono diverse, forse la peste che imponeva misure illusorie di "bonifica" non volendo pensare che non piacessero a nessuno quei dipinti... "Raccontami la storia di quel quadro". Guardo in su e vedo, come cavolo si chiama?, quello della mascella d'asino, dai... Non mi viene in mente. Fortuna vuole che il quadro indicato sia quello dell'adorazione dei magi e non quello dietro della mascella d'asino, che sarebbe più avventuroso, così ho il tempo di andare a rileggerlo, intanto vai con Gaspare, Melchiorre e Baldassarre che poi non so quale sia uno e quale l'altro e indico a caso. Don Fiorenzo ha messo un gioco nuovo nel prato dietro e Mattia così ha modo di andare in altalena chiudendo gli occhi e immaginandosi le sue battaglie. Con chi non saprei, Come non ho ancora scoperto con chi parla la sera sul terrazzo, prima di andare a dormire. Parla con le stelle (ieri sera c'era la luna) o con chi?
domenica 10 luglio 2011
mezza luna
Ieri gita turistica in Gaver, che è una piana sotto il Passo di Crocedomini. Mattia poco interessato al paesaggio, di più agli animali, ormai ha un rapporto di approccio immediato con tutti i cani che incontra. Una faticaccia boia per arrivare, mangiato in un ristorante defilatissimo, poi esplorato torrente con scoperta di una... tenda indiana, che poi era un manufatto in ricordo di un bambino morto nel 1960 proprio lì, in riva al torrente. Al ritorno Mattia si è addormentato. Lui viaggia con la fantasia, "non ha bisogno" di visitare il mondo, ce l'ha già dentro. L'altra sera, tornando dal circo, mi ha detto che la sera lui esce sul terrazzo a guardare le stelle, "stasera ce ne sono poche" (era nuvoloso) e poi ha voluto che gli spiegassi perché la luna a volte c'è e a volte non c'è, a volte è mezza eccetera. Ho rimandato ad oggi che è pur sempre un altro giorno.
venerdì 8 luglio 2011
domani e dopodomani
Sostiene Mattia che oggi è domani e domani è dopodomani. Quando si dice anticipare i tempi. Oggi avevamo previsto un picnic e Mattia stamattina pretendeva il mantenimento del programma, nonostante il diluvio di ieri sera. Come facciamo a sederci sul prato se è bagnato? "Lo so, me l'hai detto anche ieri sera, ma hai detto domani andiamo al picnic...". Ho detto dopodomani. E qui è cominciata la tiritera dell'oggi, domani e dopodomani. L'altra sera era tardi, cominciava un film in Tv. L'inizio era di un tizio che entra in una sauna o vasca termale. Ormai non potendo cambiare canale, perché Mattia era attratto dalla scena, gli ho anticipato l'esito. Adesso uccide uno che sta nella vasca. Infatti. Lui ha visto e ha commentato: "I film cominciano sempre cattivi e finiscono sempre buoni". Analisi che mi ha davvero lasciato lì secco, ha capito come sono strutturati i film, la storia del lieto fine fine a se stesso... Gli ho detto, bravo, chi te lo ha detto? Lui mi ha guardato e si è degnato di rispondere: "Lo sapevo già". Capito, conoscenza congenita!
mercoledì 6 luglio 2011
panini
Mattia sta preparando panini (virtuali) per l'annunciato picnic in una valle di cui non conosco il nome, nel bresciano, annunciato da sua madre. al telefono stamattina, nell'evidenza di essere stato per l'ennesima volta "abbandonato" dai genitori che devono lavorare, mi ha spiegato come si fanno i panini, "si prende il pane ci si mette sopra lo stracchino, ci si mette sopra ancora il pane e poi il prosciutto". Ma come, il prosciutto sopra il pane? "Tu vedrai che sono buoni". Certo, sono già pronto a mangiarli. "Sì ma non tutti, dobbiamo mangiarli anche io e anche la mamma". E' preoccupato, non ci sono più i padri di una volta che si toglievano il pane di bocca, la lotta per la sopravvivenza è arrivata al punto in cui i padri rischiano, come i comunisti d'antan, di mangiarsi anche i loro bambini. Oh, la fame è fame...
martedì 5 luglio 2011
bisonti
Siamo stati al santuario per fare le foto ai ragazzi del Cre di Fonteno, un paese abbastanza vicino che dà sul lago. Mattia mi faceva da assistente. Abbiamo visitato anche il nostro canale che purtroppo non abbiamo più tenuto, la manutenzione è essenziale, la deviazione è consolidata ma il letto del nostro canale andrebbe ripulito. Non l'abbiamo più visitato da che ci ha detto un signore che abita in una cascina vicina che aveva sorpreso una vipera che era scesa (da dove?) a bere proprio nel ruscello. Abbiamo fatto il fotone di gruppo poi ci siamo seduti ad aspettare perché uno degli educatori ha chiesto di poter scrivere direttamente lui il piccolo articolo di presentazione. Quindi abbiamo aspettato e assistito ai vari giochi, tiro a canestro a squadre (senza pallone, palline di carta dentro un vaso) e soprattutto tiro alla fune. Questo è il tempo in cui Mattia vuol giocare: il gioco preferito è quello degli indiani, lui fa il cowboy e io l'indiano con arco e frecce. Solo che lui si è inventato una corazza invisibile, badando a proteggersi anche il famoso tallone d'Achille (sa tutto il mito) e praticamente non muore mai, mentre io sarei obbligato a morire "perché gli indiani sono cattivi". Allora non ci ho più visto e gli ho propinato la storia politicamente corretta del far west, dei bisonti ecc. Ed è finita che lui va a caccia di un bisonte, uno solo (perché la filosofia indiana è quella di prendere solo quello di cui si ha bisogno), lo porta a un cuoco immaginario e, tralasciando accuratamente le corna (perché sono dure) e la coda ("perché nasconde dove esce la cacca e quindi puzza") lo mangiamo tutto in giardino. Volete mettere la scorpacciata. Buffalo Bill ci fa un baffo.
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