domenica 27 maggio 2012
orgoglio
A colloquio con la direttrice dell'asilo che mi dice (Mattia attentissimo, la Michela che ogni tanto riduce i complimenti per far capire al pargolo che deve migliorare) che mio figlio è proprio bravo, è lento perché preciso, si accorge degli errori, si comporta bene, è ordinato. Orgoglio di padre. Poi a casa il rovescio della medaglia, fa il cavolo che vuole, si intestardisce e butta in aria le cose. Deve pur sfogarsi: magari gli propongo il contrario a costo di sentirmi dire dalla Michela che è un discolo incorreggibile, un Lucignolo o anche solo un Pinocchio.
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