martedì 13 luglio 2010
candelina
Ieri mattina Mattia si è alzato pronto per andare a (un altro) battesimo. Si è divertito domenica, non tanto alla cerimonia che ha voluto sapere com'era stata con lui e c'erano delle differenze notevoli, a cominciare dalla candela grande che mi aveva dato don Carlo e invece domenica era una candelina. Ma poi al pranzo si è divertito, dentro e fuori e ieri voleva ricominciare. E' un festaiolo. Ha ribadito a Suor Veronica (clausura di Lovere) che siamo andati a trovare ieri che lui da grande vuol fare il contadino, il pastore e il giornalista. Suor Veronica ha il papà ammalato in ospedale, oggi le danno il permesso di uscire e andare a trovarlo a Brescia, ci ha detto di pregare per suo papà. Uno pensa, ma lì è il posto della preghiera per eccellenza, sono le suore che pregano anche per noi. Ma i santi sono umili e chiedono che altri preghino per loro. La sera Mattia ha ripreso il comportamento calcistico dell'allenatore in campo. Si piazza a fare il portiere e poi, quando c'è un bambino che gioca con noi, detta le regole del gioco, questo è un bel goal, ma troppo vicino, questo è palo, ma devi passare la palla. C'era un bambino di 8 anni con noi. Gli ho detto di uscire dalla porta e provare a scartarlo e lui si è adeguato, spinge, tira, calcia. Meno male, così gli passa un po' la paura del contatto fisico. Lui ha detto che vuol giocare anche stasera. Il bambino si chiama Giovanni e Mattia ha detto che anche lui si chiama Giovanni (di secondo nome) e si sono dati appuntamento stasera al parco.
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