lunedì 17 agosto 2009
frutti di terra, di mare e di lago
Rieccoci, siamo tornati dal regno di Tarabasch come dice Mattia che si è goduto il lago per una intera settimana. I battelli trasferiti in camera, le rotte degli aerei la sera sul cielo di Iseo (perché tutti gli aerei per Orio fanno un lungo giro sul lago per imboccare il corridoio giusto. Corridoio, quale corridoio, chiede Mattia. Ma in cielo non ci sono i corridoi. Va bene, è un modo di dire). Sette giorni con Mattia sono un confronto continuo tra le banalità che diciamo e la sua impietosa reprimenda che mette a nudo il nostro parlare a vanvera. Questa notte nel sonno mi si è appiccicato addosso, come il sudore del gran caldo. Le donne di Mattia sono venute a trovarlo ("ma io non mi ero nascosto"): Sara senza Duetto perché le auto non galleggiano sull'acqua, Anita a mangiare il pesce, Checa che ha fatto anche il bagno nel lago e Mattia non si è smosso dalla sua determinazione di non mettere neppure un piede in acqua. Ha accettato solo di camminare a piedi nudi. Poi Caty ma solo per qualche ora. Mattia si è assunto il compito umanitario di dar da mangiare a tutte le anatre del lago, anche al cigno e abbiamo svelato il retroscena della favola del brutto anatroccolo (i cigni giovani sono di vago colore di cacca e hanno il muso un po' deforme) mentre suo padre ha dato da mangiare a due uccellini che venivano a prendere il cibo direttamente dalle sue dita (che sarebbero le mie) e per due o tre giorni mi sono sentito se non San Francesco, almeno un venerabile servo di Dio dell'ordine. Ma quando abbiamo saputo la storia terrificante dell'isola di San Paolo (proprietà dei Beretta, quelli che costruiscono le armi) un tempo adibita a convento francescano fino a che una notte di tregenda furono uccisi 9 dei 13 frati in una faida interna da thriller di quarta segata e il convento divenne un carcere per frati eretici, ribelli e libertini, allora mi sono ritirato nei miei panni secolari. Non è tutto qui, è solo un assaggio, sette giorni col figlio sono un vaso di pandora il cui coperchio va aperto con cautela. Tornato a casa ha preteso che la nonna gli prepari per stasera il gelato ai frutti di mare. Ma non esiste. Ma se l'ho mangiato tutte le sere! La nonna si è convinta. Sta cercandogli il gelato ai frutti di mare per terra, per cielo e per fiume (Borlezza).
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